Vince quest’anno il Premio Marco Vigorelli 2024 Emiliana Lovo del Corso di Laurea Magistrale in Innovazione e Servizio Sociale dell’Università di Padova. La tesi è stata seguita dalla professoressa Erika Borella. Ecco la motivazione dell’attribuzione del Premio Marco Vigorelli 2024 da parte della commissione di valutazione e un abstract della tesi.
La tesi dal titolo Invecchiamento e qualità di vita in contesti residenziali per anziani: quale relazione tra abilità funzionali e percezione della qualità delle cure? La ricerca presso l’Istituto per anziani “De Battisti” tratta un tema di grande rilevanza sociale e che rappresenta il riconoscimento dell’importanza delle relazioni per la ricchezza della vita che si applica agli anziani. L’auspicio è che il bagaglio di conoscenze acquisito dalla Lovo, con il suo lavoro di tesi, sia utilmente valorizzabile nel mondo delle strutture residenziali per anziani.
Di seguito un abstract della tesi a firma dell’autrice.
La tendenza demografica che si è consolidata sul territorio italiano a partire dagli anni Settanta è quella dell’invecchiamento della popolazione, con un calo della natalità e l’allungamento della vita media della persona. Questo fenomeno porta di conseguenza nuove necessità e nuovi bisogni sociali ed economici, soprattutto in campo sanitario, assistenziale e previdenziale, in cui viene richiesta una capacità di adattamento continuo, con l’elaborazione di strategie e servizi che possano essere quanto più personalizzabili per gli anziani che ne beneficiano.
L’invecchiamento si delinea come un processo multifattoriale e soggettivo, che, si caratterizza per un potenziale ventaglio di cambiamenti fisici e cognitivi a cui le persone potrebbero andare incontro con l’avanzare dell’età, e per i quali si rendono necessari interventi e strutture mirate a fornire supporto e assistenza, nel momento in cui questo diventa un bisogno per il benessere dell’anziano e della sua famiglia.
L’analisi del processo di invecchiamento naturalmente porta ad una riflessione sul ruolo e sulle funzioni svolte dagli organismi di assistenza all’anziano, al loro livello di intervento e all’impatto sulla qualità della vita. I servizi che vengono forniti dalle strutture residenziali in Veneto sono principalmente concepiti per essere offerti a persone anziane con una perdita parziale o totale dell’autonomia e il loro scopo è realizzare il benessere delle stesse in regime di residenzialità o semi-residenzialità. Tali Enti fungono da nodo strutturale di una rete di servizi assistenziali territoriali che pongono come obiettivo primario il miglioramento della qualità di vita per coloro che vivono in una condizione di non autosufficienza garantendo i fabbisogni essenziali tramite specifici interventi di tipo educativo, riabilitativo e di socializzazione. Creano così di fatto una risposta tempestiva ed efficiente alle situazioni sociali e familiari bisognose di sostegno. In questo quadro tali istituzioni si adoperano per la presa in carico globale dell’anziano fornendo risposte a situazioni di malattia croniche o transitorie con carico sociale insostenibile da parte delle famiglie. Spostando l’attenzione dagli organismi di assistenza all’anziano in quanto tali al loro impatto sulla qualità di vita per coloro che vi vivono all’interno, si sono analizzati gli strumenti di valutazione del benessere, con particolare riferimento al Quality_Via.
L’intervista “Qualità di Vita nelle Istituzioni per Anziani”(Quality_Via) è un questionario validato a livello italiano introdotto da ricercatori e clinici afferenti al gruppo di psicologia dell’invecchiamento dell’Università di Padova (Cantarella, Borella & De Beni, 2019). Esso si presenta come un’intervista strutturata e nasce con l’obiettivo di creare un indicatore chiaro della qualità di vita che possa valutare il grado di soddisfazione rispetto ai servizi erogati e l’appagamento di bisogni più individuali e complessi applicandosi specificatamente al contesto delle istituzioni per anziani. In particolare nello studio sull’ Istituto per anziani “Casa De Battisti”, viene rilevata un’alta efficacia dei servizi individuali e dei progetti personalizzati, mantenendo un forte focus sulle necessità della persona.
Il Quality_Via quindi, si è dimostrato uno strumento prezioso per ritrarre la qualità di vita esperita dai residenti della Casa di riposo “De Battisti”, e dunque si evidenzia utile per i professionisti dell’ambito poiché permette di monitorare efficacemente diversi aspetti della vita dei residenti. La valutazione della soddisfazione e della qualità di vita descritta in questo studio, infatti, ha preso in considerazione non solo l’anziano e la sua condizione fisica, ma anche le sue scelte, i suoi desideri, le sue aspettative e il suo sistema di relazioni.
In conclusione, la qualità della vita risulta fortemente influenzata dalla qualità dell’assistenza ricevuta unitamente ai legami sociali e alla rete di connessioni umane che il residente costruisce e che gli trasmettono un senso di sicurezza e solidità. Inoltre è stata osservata la centralità del ruolo svolto dalle capacità cognitive sulla percezione del benessere, del senso di integrazione e partecipazione.
Lo studio conferma quanto sia importante e fondamentale la valutazione della qualità di vita come parte del processo di analisi multidimensionale dell’invecchiamento del residente, garantendo un approccio più completo possibile nell’analisi e nell’intervento per migliorare la qualità di vita degli anziani nella struttura residenziale.
In particolare, la figura dell’Assistente Sociale acquisisce informazioni preziose che si propongono di aiutare a facilitare il rapporto tra il residente e il suo contesto di vita quotidiana, e la riuscita dell’adattamento dipende dalla risposta degli anziani all’ambiente e al personale di cura, sempre orientato alla personalizzazione dell’intervento e dei bisogni. Vi è inoltre un particolare focus sull’autodeterminazione con interventi di collaborazione tra familiari e il contesto sociale e territoriale, mantenendo una continuità che in questo caso di studio si è dimostrato a livelli desiderabili poiché associato ad una qualità di vita alta.
Pertanto, un buon intervento di cura è quello che riesce ad arrivare concretamente ai riceventi, sottolineando l’incredibile impatto del contatto umano come elemento di veicolazione dell’intervento stesso, in questo vengono richiamate alla mente le parole dell’Assistente Sociale e Ricercatrice Letizia Espanoli: “Come semi di fiori preziosi, le nostre azioni di cura possono germogliare e dare frutti, creando un ambiente di comprensione, rispetto e affetto per chiunque abbia il privilegio di essere accompagnato in ogni stagione della vita.”
Emiliana Lovo