Conciliazione famiglia-lavoro, Work-Life Balance

La conciliazione famiglia-lavoro (in inglese Work-Life Balance) è l’insieme delle politiche attuate dalle imprese al fine di favorire il corretto equilibrio tra vita professionale e personale. Le pratiche di conciliazione famiglia-lavoro sono il risultato dei recenti cambiamenti socio-demografici ed economici, che hanno profondamente modificato la società e il mercato del lavoro.

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Il numero delle donne e madri lavoratrici è aumentato negli ultimi anni, così come il numero delle famiglie in cui lavorano entrambi i coniugi (con la conseguente necessità di trovare soluzioni legate ad esempio alla cura della famiglia). Per questo si parla di conciliazione famiglia-lavoro tanto in ottica femminile quanto maschile, tanto dell’ambito della maternità quanto della paternità.

Etimologicamente, il termine “conciliazione” deriva da concilium, a sua volta formato da cum calare, che si traduce con “chiamare insieme”. Secondo tale accezione, conciliare significa mediare, individuare un punto di incontro tra posizioni-interessi contrastanti. Per questi motivi il concetto di conciliazione famiglia-lavoro si riferisce al tentativo concreto e progettuale (definito in appositi piani di welfare aziendale) di trovare un equilibrio tra vita familiare e vita lavorativa e rendere quanto meno contrastante possibile la sfera privata e quella professionale.

Le aziende possono mettere in atto politiche di Work-Life Balance tramite iniziative quali, ad esempio, i congedi parentali, le soluzioni per la cura dei bambini e degli anziani, i benefit economici per il sostegno alla famiglia, la predisposizione di asili nido aziendali…

Da un po’ di tempo a questa parte, alla nozione di equilibrio tra vita familiare e vita lavorativa si è affiancato anche il concetto di integrazione tra famiglia e lavoro, che potrebbe tuttavia non rispettare fino in fondo le singole identità dei due ambiti coinvolti. Per questo oggi forse potremmo iniziare a parlare di ri-conciliazione famiglia-lavoro, in una prospettiva che non ponga l’uno o l’atro termine in contrapposizione, ma che trasformi la dualità famiglia-lavoro in un dualismo, cioè in un’opportunità di dialogo.

Ci sono due aspetti che caratterizzano questa questione e che vale la pena sottolineare. Il primo è un aspetto culturale, che pone l’Italia, rispetto agli altri paesi, in una posizione del tutto marginale: le politiche di conciliazione famiglia-lavoro, infatti, per diverso tempo sono state concepite come un “peso” per le organizzazioni, sia dal punto di vista economico che organizzativo e relegate soprattutto all’ambito della maternità. Il secondo è l’aspetto della scelta a favore della genitorialità: messa sempre di più in secondo piano rispetto ad una logica della prestazione e del risultato, che sposta sempre di più in là nel tempo la creazione di una famiglia.

Attualmente il tema è al centro non solo delle strategie di welfare aziendale, ma, in fase di selezione, nelle richieste dei candidati che si propongono per l’ingresso in nuove organizzazioni, perché rappresenta sempre di più una leva strategica di sviluppo personale e professionale.

I casi di eccellenza, relativamente alle aziende che mettono in atto tali politiche, rappresentano delle Work Life Balance Best Practices.

All’interno di questo sito sono presenti numerosi approfondimenti. Segnaliamo in particolare

I Quaderni della Fondazione Marco Vigorelli affrontano, con numeri monografici, i temi della Conciliazione Lavoro Famiglia e i diversi ambiti della Corporate Family Responsibility

Bibliografia