Alla tavola rotonda hanno partecipato: Giacinto Piero Tartaglia (moderatore), Alfonso Del Giudice, Nicola Bazzani, Stefania Farina, Paolo Rossi.
In due milioni di anni, l’homo abilis si è trasformato nell’uomo moderno: dal soddisfacimento dei bisogni primari, l’Uomo è andato oltre, fino a diventare l’artefice di tutto ciò che accade sul pianeta. Il modello di vita odierno non può essere considerato come il punto di arrivo dell’evoluzione umana o massima espressione della nostra civiltà, senza valutarne appieno le conseguenze.
Il mondo della finanza, per propria natura, guarda al futuro e nel medio-lungo termine i rischi socio – ambientali sono una parte rilevante da gestire. Osservando il mercato, infatti, si possono già trarre alcune indicazioni: ad esempio, gli asset immobiliari di alcune zone esposte all’impatto negativo del cambiamento climatico si deprezzano rapidamente, indicando il rischio percepito dagli investitori.
Il G20, è da poco concluso, ma formalmente l’Italia ne mantiene la presidenza per poco meno di un mese ancora: per me è stato un impegno veramente molto forte sul piano personale e professionale, per aver concepito, realizzato e seguito fino in fondo soprattutto i lavori sul clima e sull’energia.
La Conferenza COP26 di Glasgow mostra un cambiamento notevole rispetto alle consuetudini delle COP passate. Da evento dedicato ai “tecnici”, la COP è diventata un evento globale, con ampia partecipazione delle Istituzioni, delle imprese e aziende, dei cittadini tutti. Una COP26, dunque più “popolare” e questo maggior coinvolgimento dei cittadini potrebbe aiutare anche le stesse Istituzioni a procedere nella giusta direzione.
Le Benefit Corporation sono Organizzazioni nelle quali i valori sociali e ambientali sono tenuti in considerazione parimenti al valore economico e che, coerentemente con tale principio, operano per generare un cambiamento di mentalità che favorisca lo sviluppo di un nuovo paradigma economico.
Alla tavola rotonda hanno partecipato: Stefano Malferrari (moderatore), Maria Novella Bugetti, Luciano Malfer, Piercarlo Gera, Riccardo Sebastiano Piaggi.
Il rapporto famiglia/welfare aziendale è nato come esclusivamente economico e si sta sviluppando come relazionale. La domanda da cui parte è la seguente: in che modo il supporto alla famiglia è un valore strategico per l’impresa e per tutti gli stakeholder?