Mi sono imbattuta nel libro di Lorena Gamberini per caso. Non conoscevo l’esperienza della sua azienda, ma di recente ho potuto ricostruirne piano piano questa storia, densa di significati e valori.
La storia della Fili e Forme Srl, se vogliamo, è una storia come mille altre, di cui siamo più o meno a conoscenza. Ma come in tutte c’è sempre un tratto caratteristico che scopriamo. Mi viene da dire che quello di Lorena sia la sua identità relazionale, che ha trasmesso alla sua azienda e che compare nelle pagine del suo libro. Per questo abbiamo deciso di raccontarvelo.
Tra coraggio e innovazione. Il cammino di una donna verso il successo imprenditoriale (Franco Angeli, Milano 2023) ci fa fare un viaggio alla scoperta di alcuni tratti caratteristici dell’imprenditoria femminile. E lo fa riuscendo a costruire un dialogo tra vita personale e lavoro, alla scoperta di un’azienda, la Fili & Forme, leader mondiale nella produzione di monofili sintetici. Questo dialogo è svelato grazie al supporto di Annamaria Agnano, sociologa e psicologa, che è attiva nel mondo della consulenza aziendale, con cui il libro è stato costruito a mo’ di intervista.
Emergono le skills di un’imprenditrice femminile, che deve sempre essere dotata di audacia, intraprendenza e innovazione, ma deve anche unire tutte queste competenze con quelle della prudenza, dell’adattamento e di un modo di intendere la leadership del tutto peculiare.
L’obiettivo del libro è dunque ispirare: proporre un modo di vivere le relazioni in azienda che dia la possibilità di incarnare quei valori così necessari da trasmettere alle nuove generazioni.
La prima parte del libro è dedicata alla storia della nascita dell’impresa. Una storia caratterizzata da successi, ma anche da difficoltà, soddisfazioni e rinunce, consapevolezze e ri-scoperte. Una scommessa al femminile che si gioca innanzitutto a partire dalla cultura aziendale e da un modo di vedere l’azienda attraverso le lenti della semplicità, della ricerca e della visione. Un modo di pensare l’azienda del tutto identitario, in cui svelare se stessi lascia sempre spazio all’espressione di quei collaboratori che sono la vera spina dorsale di ogni organizzazione.
La seconda parte del libro, che è forse quella che di più ci ha colpito per la sua originalità, è tutta giocata sulla comunicazione. Viene tracciato un preciso intento dell’impresa: il desiderio di essere credibile. Per fare questo, comunicare la propria azienda significa ricostruirne la storia passata per immaginare quella futura, nella consapevolezza che nel futuro è in fondo già presente l’oggi. Al centro della vision aziendale di quegli anni c’erano ricerca e l’innovazione, il desiderio di comunicare insieme l’importanza delle relazioni a lavoro. Solo che ad un certo punto succede qualcosa…
Ed ecco la terza parte del libro: la storia di Mapei che si interseca con quello dell’azienda di Lorena. Lorena fa “largo ai giovani” (a Marco e Silvia, sua figlia) che portano la Fili e Forme incontro ad un’azienda leader nel panorama internazionale e comincia una nuova avventura, la fusione che porta il 31 dicembre 2020 a chiudere i cancelli della Fili e Forme così come l’abbiamo raccontata fin qui.
In un momento tutto cambia. O forse no. Tutto segue il suo flusso…
Questo libro non celebra il successo di un’imprenditrice che voleva dirsi brava per la sua esperienza imprenditoriale! Ma di un’imprenditrice che ha portato la logica della necessità del cambiamento fino alle estreme conseguenze, mantenendo sempre alta, con lungimiranza, la sua leadership, nella valorizzazione delle differenze, nell’importanza delle relazioni umane, nei processi di comunicazione, ricerca e sviluppo in dialogo con la storia presente. Qualche volta essere un imprenditore significa anche questo: leggere i tempi.
Personalmente ho letto questo libro come fosse un manuale per le giovani generazioni a cui trasmettere un messaggio difficile e pure necessario: tra coraggio e innovazione si deve sempre avere la forza di chiudere delle porte, nella speranza di aprire nuovi orizzonti, non solo per noi stessi, ma per le persone che con noi condividono i nostri percorsi di vita e lavoro.
Sonia Vazzano Ricerca e sviluppo FMV



