Greenners è una piattaforma che nasce nel 2022 per condividere buone pratiche in ambito di sostenibilità, e far diventare la transizione sostenibile alla portata di tutti. Si focalizza sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e si rivolge sia a privati che ad aziende. Abbiamo intervistato Monica Lauricella (Founder) e Caterina Carbonardi (Partner) per approfondire il sogno che sta dietro questa realtà. Di seguito riportiamo l’intervista.
FMV: Come nasce Greenners e qual è la sua mission?
ML: L’idea di Greenners nasce quando mi rendo conto che ascoltando le buone pratiche di altri senza giudizio si è più ricettivi ad ascoltare per poi mettere in pratica. Il processo è un po’ di questo tipo: ascolto, rifletto e poi metto in pratica. Faccio un esempio, che è proprio uno dei primi che mi è rimasto in mente: una persona che raccontava di com’era passata dal tovagliolo di carta al tovagliolo di stoffa. Questa sua buona pratica mi ha fatto riflettere sul fatto che anche io utilizzavo i tovaglioli di carta, così sono tornata a casa e li ho sostituiti con quelli di stoffa. Spesso siamo focalizzati a giustificarci sul perché facciamo una cosa anziché un’altra, mentre se ascoltiamo gli altri, senza paura del giudizio, ci sentiamo più liberi di scegliere secondo il nostro modo di essere.
La mission di Greenners è quella di fornire strumenti affinché le persone e le aziende, più consapevoli di come i propri comportamenti impattino sul benessere del pianeta, inizino ad agire in modo diverso. È un impegno molto difficile, ma ci stiamo provando. La difficoltà risiede nel cambio di mindset che questo comporta.
FMV: Come funziona la piattaforma?
ML: La piattaforma prevede una registrazione che è completamente gratuita. Dopo la registrazione, l’utente potrà selezionare quelle che sono le categorie di buone pratiche di proprio interesse e seguirle. Le categorie sono diverse a seconda se l’utente è privato o business (azienda). Ad esempio, il riutilizzo, il riciclo, lo spreco alimentare, etc., se è un privato, mentre uno degli obiettivi dell’agenda 2030, se è un’azienda. A differenza degli altri social in Greenners si scrive in prima persona, non ci sono proclami, ma si parla di soluzioni. Anche questo è un grande cambio di mindset.
Ad oggi abbiamo anche il servizio “Losapeviche”, che creando consapevolezza, spinge al cambiamento, e il servizio “Forum” che permette di chiedere aiuto alla rete su esigenze specifiche dell’utente che scrive.
FMV: A chi si rivolge?
ML: Privati e aziende. I privati, che pubblicano buone pratiche finalizzate a obiettivi come aria, acqua, riutilizzo e riciclo… Le aziende che condividono buone pratiche seguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Ogni tipologia di utente può leggere le buone pratiche di altri, sulla home, mentre sul proprio profilo troverà le sue e quelle copiate da altri. Poi gli utenti possono anche spostarsi dalla propria home a quella dell’altra categoria (Privati e Business). Gli utenti possono anche fare delle ricerche specifiche in base ad alcune parole chiave, anche su determinati prodotti o aziende.
Per esempio, se si parla di un’azienda e si legge qual è la buona pratica ad essa collegata, e magari si tratta di un’azienda che vende detersivi, un privato può decidere di comprare proprio i prodotti sul mercato di quell’azienda, che ha diffuso una buona pratica concreta.
Tramite link o QRCode, sia privati che aziende possono condividere il proprio profilo Greenners, dove sono inserite tutte le loro buone pratiche per migliorare la propria immagine in ambito ESG. Io, per esempio, ho inserito il link nella mia firma in email. Un’azienda potrà fare lo stesso con il QR code, mettendolo sui propri prodotti per fare sapere al consumatore, in modo semplice e immediato, cosa fa in concreto in ambito sostenibile. Insomma: principale obiettivo è la condivisione!
FMV: Perché un utente privato o un’azienda dovrebbe utilizzare questa piattaforma?
CC: Perché c’è bisogno di un cambio di mindset in ottica alla sostenibilità.
La sostenibilità viene ancora vista come qualcosa di faticoso e rendersi conto di generare qualcosa per i contesti in cui viviamo aiuta a sostenere la fatica. Direi a vivere la sostenibilità con leggerezza.
Il cambio di mindset sta anche nel lasciarsi ispirare dalle buone pratiche degli altri, siano privati, o aziende. E poi non dobbiamo dimenticare che la sostenibilità è sempre ESG, ambientale, sociale e di governance e che riguarda tutti: si parla di etica, integrità di comportamenti coerenti; quindi, sia i privati che le aziende ci guadagnano la leggerezza della sostenibilità.
Poi c’è anche da dire che non viene espresso alcun giudizio su questa piattaforma, e questo aiuta l’ascolto e la condivisione. Se io leggo una buona pratica di qualcun altro che mi piace posso copiarla sul mio profilo e diffonderla. Se invece una buona pratica non mi risuona, posto qualcosa di diverso. Questo è un modello di sostenibilità che si autogenera attraverso condivisione e ispirazione. Ecco il vero guadagno insieme al cambiamento di mindset.
Del resto, noi vogliamo portare i nostri utenti a cambiare lo stile di vita o a migliorarlo.
L’idea di Greenners è che diventi un po’ un “Airbnb delle aziende sostenibili”.
FMV: Qual è il business models di Greenners?
ML: È un profilo d’ingresso gratuito e poi c’è un upgrade di servizi a pagamento. Quindi in questo momento abbiamo una serie di servizi che permettono di creare una sorta di ponte tra l’utente e l’azienda. Dall’altra parte Greenners si attiva per informare gli utenti su quali sono le aziende che sono entrate, invitandoli ad andare a leggere le loro buone pratiche.
Per il futuro, l’idea è di offrire anche altri servizi. Stiamo per esempio ampliando l’utilizzo con l’uso dell’IA, l’obiettivo è quello di rendere la transizione sostenibile alla portata anche dei budget più ridotti.
FMV: Che risultati avete ottenuto finora?
CC: Sicuramente abbiamo testato la stabilità della piattaforma che non è una cosa da poco. In pratica abbiamo testato il cambio di mindset. Al momento ci sono circa 455 buone pratiche, circa 170 iscritti, tra aziende e privati. Su 38 post di “Losapeviche”, per 21 volte questi sono stati copiati e salvati sul proprio profilo. Su 398 buone pratiche di privati, 142 di queste sono state copiate da altri, sul proprio profilo. Tutto in modo sostenibile, senza commenti, senza giudizio, ma rispettando il proprio essere.
Di recente abbiamo anche lanciato una survey, rivolta alle PMI e alle microimprese che ci ha consentito di investigare bisogni, driver, ostacoli. Insomma, una fotografia dello stato attuale. Alcuni dei risultati emersi finora dall’analisi delle risposte attualmente pervenute? Il 70% delle risposte indicano che le aziende stanno mettendo in piedi delle iniziative o intendono farlo. C’è la necessità di aumentare la responsabilità sociale e migliorare l’immagine aziendale. Tra i principali ostacoli il budget limitato e la mancanza di competenze interne in materia di sostenibilità. Perché non si hanno a disposizioni grandi capitali come nel caso delle grandi aziende. Anche se la cosa importante è iniziare a lavorare sulla cultura. Anche l’utilizzo della piattaforma è sostenibile in tal senso: puoi entrare e uscire quando vuoi e postare una buona pratica ti costa pochissimo tempo, che può generare però molto.
FMV: Che cosa potrebbe fare la differenza rispetto al lavoro che state portando avanti finora?
ML: Avere uno sponsor che in qualche modo ci rappresenti. Ad esempio, un’azienda, magari riconosciuta in ambito di sostenibilità che creda nel progetto e che ci permetta di portare avanti un marketing sostenibile. Perché il marketing tradizionale non è un marketing pensato per comunicare la sostenibilità.
Peraltro Greenners è anche un marchio registrato a livello europeo: quindi si potrebbe sviluppare in paesi diversi, aprendo nuovi canali con un linguaggio comune, quello delle azioni concrete.
FMV: Ci sono costi che bisogna sostenere per entrare in piattaforma?
ML: No, la piattaforma è completamente gratuita. Rispetto invece ai servizi per le aziende, abbiamo messo a 1 €/mese il piano base che comprende 3 funzionalità presenti sul profilo personale dell’Azienda (attivazione di un pulsante per richiedere direttamente informazioni all’Azienda, possibilità di inserire il link al proprio sito web, possibilità di inserire delle keywords per essere più facilmente ricercabili da privati e aziende, tramite il Search) che permettono agli utenti di entrare in contatto con l’azienda che decide di investire sottoscrivendo questo piano.
FMV: Che obiettivi avete per il prossimo triennio?
CC: Far diventare Greenners la piattaforma di riferimento in ambito sostenibilità.
Le idee sono veramente tante, per esempio creare una dashbord a livello Italia, che mostri i numeri di buone pratiche e aziende sostenibili, fino ad arrivare a livello di cap sul territorio.
Quando Linkedin ha iniziato non c’era nessuno sulla piattaforma. Guarda ora che cosa è diventato.
Se questo sviluppo in 3 anni è sostenibile… lo scopriremo vivendo. Per ora facciamo un po’ come Walt Disney, pensiamo in grande.
Il punto è trovare un investitore che sia visionario e che riesca a vedere non quello che oggi è Greenners, ma quello che può diventare.