Ecco la seconda parte dell’intervista a Silvia Maestri, Culture Manager/HR, Stantec, con la quale abbiamo parlato di relazione, persona al centro, performance e leadership, genitorialità e conciliazione famiglia lavoro ai tempi del Covid-19, ma non solo.
FMV: Stantec ha messo in piedi una serie di iniziative speciali in tempi di Coronavirus. Qual è il filo rosso che le unisce tutte?
Mantenere viva la relazione. Dico “mantenere viva” perché in Stantec c’è già una relazione tra azienda e dipendente e dei dipendenti tra loro, però in questo periodo è importante mantenerla viva, proprio per essere maggiormente uniti e connessi.
Poi anche condivisione, supporto, far sentire ognuno parte dell’azienda, non solo dal punto di vista del progetto professionale, ma come persona.
FMV: Fra le iniziative proposte, una presentazione per i neo-assunti e un contatto sempre a disposizione per condividere difficoltà e avere sostegno, non solo nei momenti di bisogno. Come le sono venute in mente?
La prima mi è venuta in mente perché avevamo appena valutato e confermato delle nuove risorse. Noi siamo già degli smart worker e conosciamo l’azienda, ma per i nuovi arrivati, spesso appena usciti dall’università e senza esperienza, poteva essere difficile entrare subito nella realtà aziendale, per di più lavorando da remoto. Ecco perché ho pensato di offrire loro un caffè “virtuale” ogni giorno, per presentarmi e perché loro si presentassero tra di loro. In un secondo momento, ho inserito degli ospiti, che altro non sono che colleghi, che si sono raccontati sia in veste professionale che personale. In questo modo i nuovi arrivati non solo non si sono sentiti smarriti, ma hanno conosciuto in maniera veloce e informale tante persone dell’azienda che difficilmente in condizioni normali avrebbero avuto modo di conoscere.
L’iniziativa “Here I am” nasce dalla mera considerazione che il Covid-19 e le conseguenti misure adottate ai fini del contenimento del contagio, hanno catapultato tutti in maniera repentina in uno scenario surreale.
Distanziamento sociale dai nostri affetti, reclusione, home working forzato, condivisione di spazio e tempo con le nostre famiglie, angoscia per il futuro, dolore per la perdita di persone care… tutto questo necessitava di un supporto.
FMV: “Come cambia la relazione con il proprio team” è un’iniziativa che mira a rieducare la relazione, con il proprio team di lavoro e con i clienti esterni, al tempo del Coronavirus. Sembra un’iniziativa più per il futuro che per il presente. Di che cosa si tratta?
Questa iniziativa va letta in un’ottica visionaria. Molte aziende per attuare le disposizioni del governo hanno imposto una modalità di lavoro da remoto, è logico quindi pensare che dobbiamo affacciarci ad un futuro, pensiamo quindi che implementare più velocemente una formazione virtuale ci possa allenare e quindi preparare all’utilizzo di un nuovo linguaggio. Linguaggio con cui parleremo tra di noi, se distanti, e con i nostri clienti: corsi in pillole rivolti ad uno staff senjor circa l’importanza di coinvolgere, motivare, monitorare i processi e raccogliere i feedback a distanza.
FMV: C’è anche una survey tra le vostre iniziative. Che cosa vi interessa misurare?
Sicuramente ci stanno a cuore salute, sicurezza e benessere. E poi le criticità perché è su quelle che lavoriamo internamente per essere più forti e per progettare esternamente ciò che vendiamo.
E questo ha senso anche perché come società ci apriamo anche a mercati diversi rispetto a quello che è il nostro core business.
continua…