Un progetto sulla risoluzione dei conflitti utilizzando l’intelligenza emotiva, che ha messo a fuoco gli ambiti della consapevolezza, della gestione e della direzione nelle situazioni vissute in ogni contesto di vita.
Qual è il senso della presenza della Fondazione Marco Vigorelli in una Scuola Media di Catania per lavorare sulla gestione dei conflitti con il supporto dell’Intelligenza emotiva?
Questo progetto nasce da un’idea di fondo: la conciliazione famiglia-lavoro è un tema di scelte che nasce innanzitutto dalla costituzione dell’individuo. Lavorare sui “futuri manager di domani”, già nel contesto scolastico, vuol dire prepararli a scegliere in maniera consapevole creando le necessarie alleanze educative. Così, accanto ad alcuni laboratori per gli studenti sono stati proposti anche degli incontri per i docenti e i genitori.
I laboratori proposti, pensati come delle vere e proprie palestre emotive, sono stati occasione di confronto sul tema dei valori, della scelta, delle relazioni, che sono alla base delle attività della Fondazione Marco Vigorelli.
Tra i principali spunti di riflessione che sono emersi nelle attività:
- l’importanza di sentirsi ascoltati (in ogni tipo di relazione, anche intergenerazionale);
- la necessità di avere relazioni significative con cui confrontarsi (per mettere le relazioni al centro dell’identità dell’individuo);
- il bisogno di riposo (in una società della prestazione in cui sempre più il lavoro fagocita la vita).
I ragazzi hanno sempre più bisogno di testimoni educativi autorevoli, di tempo dedicato all’educazione che non deve essere demandato dalla famiglia, di modelli di lavoro condivisi che diano la possibilità di formare la coscienza di un individuo nell’ottica del bene comune.
Abbiamo chiesto a Laura Curasì, docente della Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”, Catania e Coordinatrice del Progetto “Arte. Di ogni genere – Regione Siciliana Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale” di raccontarci questa collaborazione con FMV. Di seguito riportiamo la sua testimonianza.
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E se in una normale giornata scolastica per qualche ora si smettesse di insegnare Grammatica, Matematica, Storia… e si parlasse di emozioni, bisogni e conflitti?
E se ciò avvenisse grazie alla guida di una vera “coach” di Intelligenza emotiva?
Può sembrare strano, ma proprio questo è accaduto nella scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Catania dove nel mese di marzo 2024, grazie a un progetto pensato dai docenti e finanziato dalla Regione Siciliana, è arrivata per la prima volta Sonia Vazzano.
Sonia è entrata nel nostro istituto in punta di piedi, ma in pochissimo tempo ha travolto tutti noi, docenti, genitori e alunni, con la sua pacata energia, con la sua dolce empatia che spinge al dialogo.
I nostri studenti e le nostre studentesse hanno così iniziato a parlare di sé con lei, a raccontarle un loro mondo che noi adulti non conoscevamo, un mondo fatto di bisogni per noi impensabili: il bisogno di abbracci, il bisogno di tranquillità, il bisogno di sentirsi ascoltati, considerati, supportati, compresi, accettati, apprezzati.
Tutto ciò ha portato noi insegnanti a metterci in discussione, a chiederci quanto conosciamo veramente i nostri ragazzi, le loro emozioni più profonde, le loro paure e i loro conflitti.
Grazie a Sonia, infatti, abbiamo scoperto che di conflitti loro ne vivono veramente tanti: con i loro coetanei, con i fratelli, con i genitori, con noi insegnanti e persino “con chi non c’è più”.
Insegnare loro a superare questi conflitti, a comprendere e controllare le proprie emozioni, ci è apparsa una necessità educativa da non trascurare. Si tratta di fornire ai nostri ragazzi quegli strumenti indispensabili per potersi proiettare positivamente verso il futuro, verso la loro vita da adulti.
Per questo motivo speriamo tanto di potere avere ancora con noi la nostra coach di intelligenza emotiva. Sonia, infatti, ha insegnato a tutti noi docenti della “Dante Alighieri” che non bisogna smettere di credere nella possibilità di cambiare le cose e di poter rendere il nostro mondo un mondo migliore.
Se dovesse, dunque, capitare qualche altra occasione in cui mettere da parte i libri di Grammatica, Matematica, Storia… e in cui porsi in posizione di vero ascolto dei nostri ragazzi, non la sprecheremo. Sicuramente non saremo bravi come Sonia a guidare i nostri studenti nella risoluzione dei loro conflitti, ma forse potremo regalare loro quel tempo e quell’ascolto di cui hanno tanto bisogno.
Laura Curasì
docente Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”, Catania e Coordinatrice del Progetto Arte. Di ogni genere – Regione Siciliana Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale.