Il desiderio di non sprecare questo tempo

Sono Giulia, moglie di Simone e mamma di due bambine meravigliose: Noemi (2 anni e 9 mesi) e Arianna (5 mesi). Come famiglia abbiamo deciso di vivere la nostra “quarantena a casa” custodendo il forte desiderio nel cuore di “non sprecare questo tempo”.

Photo by Anna Auza on Unsplash

Come? Per cominciare abbiamo lasciato che la preghiera scandisse il ritmo delle nostre giornate, ricominciando a pregare il Rosario.  All’inizio pensavamo che fosse una “privazione” troppo grossa per noi ritagliare la preghiera nella nostra unica pausa pomeridiana (le due orette del pisolino delle bimbe), ma questa scelta si è rivelata “vincente”! Infatti, con Maria stiamo ricevendo la pace e la luce necessaria per “rimanere” dove ci è chiesto adesso.

Vorrei davvero che questo tempo non venisse “sprecato”, perché credo che possa rivelarsi una preziosa occasione, una specie di “palestra del cuore”, una “scuola per l’anima e per il corpo”. Ho l’occasione di crescere nella cura verso le mie bambine, nella complicità e nella comunione tra me e mio marito (che passa anche attraverso intese giornate litigiose dove siamo chiamati a fare i conti con la nostra diversità, i limiti e le nostre fragilità). Ma credo anche che nonostante la fatica, la pazienza che ci viene richiesta, i ritmi intensi della famiglia, possiamo avere la grande occasione di scendere nella profondità di ciò che siamo veramente e riorientarci! Mi motiva moltissimo pensare alla nostra casa come “spazio prezioso che custodisce l’amore”.

E allora penso che ogni stanza ci può offrire qualcosa. Perciò “rendere bello e accogliente” per le mie bambine lo spazio da abitare mi motiva nel pulire la casa con Simo, immaginare che le mie bambine possano correre e giocare fuori felici, mi motiva nel togliere le erbacce e i sassi in giardino (cosa mai fatta prima di adesso). Non avrei mai pensato infatti di vedermi con una zappa in mano, né tanto meno di tramenare in cucina. Mi sto divertendo a scoprire il piacere di preparare crostate e biscotti insieme alla mia piccola Noemi e a preparare la pizza con Simo il sabato sera! Cerchiamo di non rimanere in pigiama, ma di vestirci e prepararci bene ogni giorno, perché credo che sia importante vederci belli anche allo specchio! Ci aiuta darci piccoli obiettivi giornalieri, come leggere un libro insieme per provare a comprendere meglio il piccolo grande mondo della nostra Noemi in preda ad “attacchi intensi di gelosia” verso la nuova arrivata in famiglia, condita da un forte bisogno di autonomia e affermazione della sua personalità che emerge nei modi più disparati e variopinti!

 Foto inviata da Giulia

La domenica prepariamo lo spazio per la preghiera di famiglia in soggiorno: prendiamo il crocifisso grande, mettiamo la Bibbia sul tavolino piccolo delle bimbe e accendiamo la lampada a olio, poi ci aggiungiamo un bel fiorellino e la statuetta della nostra Famiglia (come per ricordarci che desideriamo collocarci ai piedi di Gesù) e iniziamo la nostra preghiera guidata dallo schema preparato dai frati, con il segno della croce, un canto e un momento in cui chiediamo perdono a Dio e ci chiediamo scusa reciprocamente tra noi, poi leggiamo la prima lettura, il salmo e il Vangelo della domenica, poi un po’ di silenzio (per quanto possibile)… E spieghiamo con una semplicissima storia fatta di pochi elementi concreti il brano del Vangelo a Noemi. Infine, facciamo un piccolo momento di affidamento e un padre nostro. Concludiamo la preghiera con un canto tutti insieme.

Iniziano a mancarmi molto le relazioni con i miei genitori, fratelli e amici… Quante cose iniziano a non essere più scontate! Nel frattempo, ci chiamiamo e videochiamiamo.

Stiamo conoscendo i vicini di casa (parlandoci da terrazzo a terrazzo) ed è bello adesso sentirsi letteralmente “vicini” e in un certo senso “custodi”. Non più estranei.

Il Coronavirus mi ha aiutato a fare pace con mio fratello, nel senso che il pensare al fatto che potrei essere contagiata o lo potrebbe essere Lui, mi ha aiutato a relativizzare molte cose e a guardare a ciò che conta davvero… Il bene che ci unisce! A volte pensare “alla fine” aiuta a calibrare lo sguardo sul presente.

E se avessi solo oggi? Questa domanda mi ha motivato a fare il primo passo… “Solo l’amore resta”!

Giulia

Nota della redazione: Giulia ci ha mandato tanti altri contenuti che non riusciamo a pubblicare, ma che sono stati fonte di ispirazione per le news dei prossimi giorni. Capirete il perché… Grazie, Giulia!