Penso che mai come in questo periodo ho avuto modo di assaporare il significato di conciliazione. Di punto in bianco mi sono ritrovata a dover svolgere due lavori: il mio, quello scelto per passione, e quello di insegnante elementare, imposto dalla chiusura delle scuole.
Eh sì, le lezioni a distanza sono un grande ausilio e, almeno nel nostro caso, hanno evidenziato ancor di più il grande spirito di servizio che hanno le insegnanti di mia figlia, alunna di prima elementare. Però, è chiaro, a noi genitori spetta il grande compito di supportare il lavoro dei nostri figli con attività costante in casa, da conciliare con le nostre occupazioni quotidiane che, nei limiti del possibile, non dobbiamo abbandonare! Parliamoci chiaro: i primi giorni sono stati drammatici, arrivavo alla sera distrutta e mi sembrava di aver concluso poco o niente, con una “To do list” che aumentava in lunghezza solo a guardarla. Ho deciso allora di cambiare approccio: imparare a godere di questa situazione di “fluidità” (per non dire “marasma”) temporale, lasciandomi trascinare… Sì, ma con stile!! Per esempio: essendo abituata a muovermi, ho sentito subito la necessità di svolgere attività fisica in casa e ho scoperto quanto possa essere divertente farlo con una figlia (peraltro ben più elastica e sportiva di me) inventandosi insieme nuovi esercizi e mettendo le canzoncine che più le piacciono, magari anche in inglese, per ripassare le nuove paroline imparate. Si sta insieme e si fa qualcosa di utile, per la mente e per il corpo! Venerdì scorso dovevo portare a termine un lavoro importante, ma Matilde si era appena svegliata dal pisolino e, piena di energia, chiedeva di giocare o perlomeno di vedere un film… Non potendo accontentarla per giocare insieme e non volendo cedere alla comodità del film, mi sono ricordata dello stratagemma di una mia amica, mamma scout. La nostra casa non brilla per ordine, ma questo mi ha permesso di organizzare una caccia al tesoro distribuendo indizi in ogni stanza e tenendo impegnata la mia piccola peste per il tempo sufficiente a concludere il mio lavoro! Lei ha riscoperto un gioco divertente che, a quanto pare, non deve necessariamente svolgersi all’aria aperta e io sono riuscita a dedicare la giusta attenzione alla mia attività, senza cadere nel senso di colpa che spesso attanaglia noi mamme. In realtà, devo ammettere che questa “quarantena” forzata, come tutte le situazioni inaspettate e difficili, sta scatenando molta creatività in famiglia, proprio grazie a quella voglia di fare, di scoprire, di inventare che è propria dei bambini e che mia figlia mi sta dando l’opportunità di rispolverare! Il consiglio che mi sento di dare, dunque è: non cercare di dividere in modo svizzero i tempi, o di incastrare attività con programmi serrati che rimarranno solo sulla carta: lasciatevi trascinare un po’ dalla piena!
Giulia M.