Un cromosoma in più? Roba da supereroe

Giovanni, un fratellino “speciale”

Leggendo il suo libro non ci credi che a scriverlo è un ragazzo del 1997 che non ha neanche vent’anni. Ma forse è proprio questo che colpisce: la semplicità di un racconto che ha il pregio di trasmettere contenuti alti senza grandi spiegazioni o ragionamenti.

Mio fratello rincorre i dinosauri, di Giacomo Mazzariol (Einaudi, 2016, pp. 180), è una sorpresa dall’inizio alla fine. Perché racconta il viaggio di quel cromosoma in più, dall’annuncio del suo arrivo ad oggi. Quel cromosoma che interroga, che meraviglia, che a volte fa piangere e fa paura, ma che alla fine non si vede quasi più. O forse sì. Si vede. Eccome se si vede. Magari è per questo non fa più paura e continua ancora a meravigliare.

La meraviglia di questo racconto è l’attesa di un fratello che Giacomo desiderava fin da piccolo, dopo le due sorelle. Un fratello con cui ridere, correre, scherzare, vincere le sfide con le “femmine” di casa. Un fratello supereroe, appunto, un fratello “speciale”. Davvero speciale.

E arriva Giovanni, tanto atteso, tanto simile, o forse no, se lo si guarda meglio da vicino. I tratti somatici sono una delle cose che colpiscono, ma se ha i superpoteri poco importa…

La storia di Giacomo e Giovanni è una storia fatta di fatica e di difficoltà, quelle di presentare quel fratello così particolare come “normale”. Che cosa poi voglia dire “normale” lo sanno solo loro, i Mazzariol, come del resto tutte le famiglie che si trovano ogni giorno di fronte a quel cromosoma in più.

La fatica nasce da quella che chiamano “malattia”, Sindrome di Down, perché se è una malattia qualcosa vorrà pur dire. E presto Giacomo scopre che Giovanni non ha i super poteri e che tante cose non può neanche farle. Non sarà il compagno di giochi che aveva sempre desiderato e neanche l’alleato che gli avrebbe fatto vincere tutte le battaglie di famiglia. Giovanni è solo Giovanni. E per un momento nasce in Giacomo il pensiero che Giovanni sia proprio quel cromosoma in più. E per non rispondere a questa domanda preferisce nasconderlo. Almeno finché si accorge che la semplicità dello sguardo, la semplicità dell’amicizia vede al di là di quella piccola differenza genetica. E allora lo sguardo si allarga, e Giovanni ritorna ad essere quel “supereroe” proprio per quel suo cromosoma in più. Quello per il quale poter dire sempre «quando avrai bisogno di un po’ di forza, io sarò al tuo fianco, lo sai questo, sì? Io ho tutta la forza che serve. Ne ho per me e ne ho per te».

E così nasce The Simple Interview, che è lo spunto per questo libro. Perché a volte quei superpoteri che ci mancano nell’affrontare le sfide di ogni giorno si trasformano in rifiuto della vita e addirittura in vergogna. Il percorso di Giacomo attraverso la sua adolescenza è proprio il percorso del riconoscimento vero di cosa siano questi “superpoteri”. E per riconoscere un supereroe bisogna stargli accanto, viverlo ogni giorno, viverlo per quello che è. Forse è per questo che i supereroi stanno sempre nascosti o che a volte portano delle maschere, perché non tutti saprebbero riconoscerli per il loro vero volto; ma in realtà se escono allo scoperto il loro essere eroi è riconosciuto universalmente e da tutti: almeno da quelli che li sanno davvero riconoscere.

Colpisce come Mio fratello rincorre i dinosauri sia quasi un romanzo di formazione in cui non c’è bisogno di inventare nulla, ma dove si racconta solo vita.

Queste pagine sono vincenti perché sono immagine di Giovanni: stupiscono, commuovono, divertono e fanno riflettere. Tutto insieme. Tutto in una storia che va al di là di questo racconto.

Queste pagine ti insegnano che cosa sia davvero la vita, con tutte le sue fermate, le sue curve, i suoi ostacoli, le buche nel cemento… e, nonostante tutto, il suo incedere… sempre.

Dopo la lettura, a te rimangono i colori in mano e la voglia di rincorrere quel dinosauro compagno del percorso che ti faccia sentire il più grande uomo dell’universo: l’uomo che riconosce la propria storia e la vive ogni giorno laddove è chiamato a viverla.

Grazie a Giacomo per questo libro, e al suo migliore amico, Giovanni, il suo fratellino con un cromosoma in più.

FMV

The Simple Interview | 21 March 2015 – WDSD | #simpleinterview

5.mazzariol