Sociologia relazionale e conciliazione lavoro-famiglia
Mentre
il Centro Studi e Ricerche sulla Innovazione Sociale (CESIS)
dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna organizzava il VI
Seminario nazionale di Sociologia Relazionale dal titolo “Morfogenesi
della società e innovazioni sociali: nuove prospettive della sociologia
relazionale” al “Servizio politiche per la famiglia” del Comune di
Venezia si chiudevano i termini per la presentazione delle domande
relative al bando “Famiglie in Rete a Venezia”.
Il
modello di sociologia relazionale, formulata da Pierpaolo Donati e al
centro del convegno di Bologna, vede la famiglia come relazione sociale,
una risorsa per la crescita personale e la creazione di beni comuni.
Alcune istituzioni, in Italia, stanno cercando di concretizzare una
parte di questi temi sociologici che impegnano personaggi di spicco
dell’Accademia internazionale. Tra tutti i tentativi messi in atto in
quest’ultimo periodo da vari comuni italiani, il “Servizio Politiche per
la Famiglia” del Comune di Venezia chiede alle singole famiglie di
“fare rete”, di mettersi a servizio le une delle altre, di condividere
le proprie esperienze e di proporre alternative a problemi comuni da
risolvere. E in cui il tema della conciliazione lavoro famiglia non
appaia semplicemente una “buona pratica”, ma un progetto in costruzione.
FMV
ha raccolto da Giancarlo Polenghi le impressioni sulla sua
partecipazione al convegno di Bologna e ha intervistato telefonicamente
Francesca Vingiani, responsabile del “Servizio Politiche per la
Famiglia”, che porta avanti il progetto “Famiglie in Rete a Venezia”.